INAIL: l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro

Tutti ne abbiamo sentito parlare, ma come funziona realmente l’Inail?

Facciamo prima un pò di chiarezza. L’Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), è un Ente pubblico non economico che gestisce l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

L’assicurazione Inail si basa sul Testo Unico n° 1124 del 1965, che la rende obbligatoria e stabilisce che è compito del datore di lavoro versare all’Inail i contributi necessari per coprire i propri dipendenti. Quindi, secondo l’art. 2 e 3 l’oggetto della copertura riguarda un infortunio sul lavoro avvenuto per causa violenta, da cui ne derivi:

  • Morte;
  • Inabilità permanente al lavoro (totale o parziale);
  • Inabilità temporanea;

L’oggetto della copertura è esteso anche a malattie professionali collegate a motivi di lavoro.

Nel Testo Unico vengono inoltre definiti i soggetti obbligati ad iscriversi all’INAIL:

  • Lavoratori subordinati, pubblici o privati;
  • Soci lavoratori di società di persone o cooperative;
  • Artigiani e i loro familiari;
  • Lavoratori autonomi in agricoltura;
  • Commercianti solo se soci di società di persone e i loro collaboratori familiari;
  • Medici autonomi che impiegano apparecchiature a raggi X;
  • Lavoratori che svolgono, anche in economia, lavori editi.

In seguito, il D. Lgs. n° 38/2000, ha esteso la copertura al danno biologico e l’obbligo di iscrizione anche per:

  • Dirigenti;
  • Sportivi professionisti dipendenti;
  • Lavoratori parasubordinati e amministratori di società;
  • Casalinghe

Per tutte queste posizioni l’Inail eroga prestazioni economiche, sanitarie, socio-sanitarie e integrative ai lavoratori infortunati o affetti da malattia professionale.

Prestazioni Inail in caso di decesso

In caso di morte da infortunio sul lavoro o da malattia professionale, l’Inail eroga una rendita ai superstiti, cioè una rendita mensile che decorre dal giorno successivo al decesso. La somma viene calcolata sulla retribuzione effettiva o convenzionale annua e poi corrisposta come segue:

  • 50% al coniuge;
  • 20% ai figli minori di 18 anni (ciascuno) che non lavorano. La quota è corrisposta fino ai 21 anni se studenti di scuola media, superiore o professionale, ma non oltre i 26 anni se studenti universitari. Per i figli inabili già al momento del decesso, non esiste un limite d’età;
  • 40% agli orfani (ciascuno) di entrambi i genitori. Questo riconoscimento è previsto anche se la morte dell’altro genitore avviene successivamente all’infortunio mortale del soggetto assicurato.

La rendita ai superstiti è prevista anche nel caso in cui il danno da infortunio non sia stato l’unica causa del decesso, ma solo una conseguenza della combinazione con altre patologie già esistenti.

La somma delle quote di rendita che spettano ai superstiti non puo’ superare il 100% della retribuzione presa a base per il calcolo della rendita stessa.

Prestazioni Inail in caso di invalidità permanente

In caso di invalidità permanente da infortunio sul lavoro o da malattia professionale l’Inail indennizza:

  • Il danno biologico: calcolato in base all’età e ad una specifica tabella prevista dalla normativa. Si tratta di un importo non correlato al reddito, ma alla percentuale di danno riconosciuto ed è quindi uguale per tutti;
  • Il danno patrimoniale: commisurato alla retribuzione, alla percentuale del danno riconosciuto e al coefficiente di menomazione, permette di ottenere l’importo della quota patrimoniale.

Con la circolare n. 35 del 15 settembre 2022 si comunica che, con decorrenza 1° luglio 2022, la rivalutazione annuale degli importi del danno biologico relativamente ai ratei di rendita maturati e agli indennizzi in capitale liquidati, è determinata nella misura dell’1,9%.

La rivalutazione viene eseguita sulla base dell’aumento del costo della vita registrato dall’ISTAT.

L’indennizzo in caso di menomazione dell’integrità psicofisica è qualificato come segue:

  • Grado < al 6%: il lavoratore non ha diritto a nessun indennizzo;
  • Grado ≥ al 6% e < al 16%: il lavoratore ha diritto ad un indennizzo in capitale del solo danno biologico;
  • Grado ≥ al 16%: il lavoratore ha diritto ad una rendita (R) di cui una quota (B) per danno biologico e una quota (P) per conseguenze patrimoniali. In questo caso la formula di calcolo è R=B+P.

Quali sono i limiti dell’assicurazione Inail

In ogni copertura assicurativa esistono delle esclusioni che devono necessariamente essere considerate, per valutare eventualmente se è necessario integrare la copertura con altre polizze. Le principali esclusioni dell’assicurazione Inail sono:

  • Esclusione degli infortuni extra-professionali: tipologia di infortunio più numeroso;
  • Massimali previsti per legge e non modificabili;
  • Invalidità permanente generica e non specifica;
  • Liquidazioni quasi sempre in forma di rendita;
  • Beneficiari predeterminati per legge;
  • Franchigie elevate: 6% per danno biologico; 16% per danno patrimoniale; 3 giorni per inabilità temporanea;
  • Possibilità di revisione periodica in riduzione del grado di invalidità permanente;
  • In caso di morte di un lavoratore “single”, l’indennizzo viene incassato dallo Stato;
  • Infortunio in itinere presenta numerose restrizioni;
  • Diritto di rivalsa sui responsabili dell’infortunio.

Per evitare sorprese indesiderate in caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale, risulta quindi necessaria un’integrazione assicurativa privata.

Per qualsiasi domanda non esitare a contattarmi!

Gianluca Guidolin Consulente Assicurativo

L’intermediario è soggetto alla vigilanza dell’IVASS - registro unico degli intermediari - RUI n. E000568264

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