Per qualsiasi domanda non esitare a contattarmi!
Invalidità permanente da malattia
Vediamo insieme come e perché tutelarsi dal rischio di invalidità permanente per malattia.
Che cosa si intende per invalidità permanente?
L’ invalidità permanente, nell’universo delle compagnie assicurative, generalmente viene definita come la perdita definitiva e irrimediabile, in misura totale o parziale, della capacità generica del soggetto allo svolgimento di una qualsiasi attività lavorativa proficua, indipendentemente dalla specifica professione esercitata.
L’invalidità permanente puo’ essere causata da infortunio o da malattia.
- L’infortunio: è quell’evento dovuto a causa fortuita, violenta ed esterna che produce lesioni corporali obiettivamente constatabili, le quali abbiano per conseguenza la morte, un'invalidità permanente o un'inabilità temporanea.
- La malattia: si identifica come un'alterazione dello stato di salute che non dipende da infortunio, mancando l'esteriorità della causa e la repentinità dell’evento.
Alcuni dati sulle malattie in italia nel 2023
Ogni anno in Italia, purtroppo, sono migliaia i casi diagnosticati di malattia.
Nel 2022 ci sono state circa 390.700 nuove diagnosi di tumori, quasi 14.000 in più rispetto al 2020. Sono circa 205.000 fra gli uomini e 186.000 fra le donne, escludendo i tumori della cute non melanomi.
I tumori in assoluto più frequenti sono quelli della mammella (14,3 per cento), del colon retto (12,3 per cento), seguiti da quello del polmone (11,2 per cento), della prostata (10,4 per cento solo nel sesso maschile) e della vescica (7,5 per cento).
Per quanto riguarda le malattie cardiovascolari, secondo i dati Istat, l’incidenza dei cittadini affetti da invalidità cardiovascolare è pari al 4,4 per mille.
Anche la pandemia con i conseguenti rallentamenti e blocchi delle attività di screening e cura, non ha sicuramente aiutato a far migliorare i numeri sopra esposti. Infatti, nel 2020-2021 i rallentamenti delle diagnosi e degli screening oncologici hanno ritardato le diagnosi dei tumori, dalle fasi precoci a quelle più avanzate. I lock-down e l’ansia da pandemia hanno peraltro indotto un aumento dei comportamenti non salutari e predisponenti alle malattie cardiocircolatorie e ai tumori, come la sedentarietà, il consumo di alcol e l’abitudine al fumo.
Come tutelarsi
E’ possibile tutelarsi sottoscrivendo una copertura assicurativa che liquidi un indennizzo in caso di invalidità permanente da malattia che si manifesti a carico dell’assicurato successivamente alla data di decorrenza della polizza (ed entro la scadenza della stessa).
L’indennizzo è generalmente calcolato sulla somma assicurata in base al grado percentuale di Invalidità permanente da Malattia accertato detraendo la franchigia che generalmente è di due fasce: 25% e 66%. (E’ necessario verificare cosa prevede il fascicolo informativo di polizza e le relative tabelle)
Nella maggior parte dei casi, essendo la franchigia assorbibile, raggiunto un certo grado di invalidità, sparisce.
Per scegliere il capitale da assicurare è necessario calcolare attentamente l’esatto importo della tua attuale pensione di invalidità e il conseguente effettivo reddito mancante in caso di grave invalidità.
Quanti sono gli assicurati in Italia per invalidità permanente da malattia?
Le stime parlano di solo il 4% circa di italiani assicurati per l'invalidità permanente da malattia contro quasi il 24% per quanto riguarda gli infortuni.
Perché è importante sottoscrivere una copertura a tutela dell’invalidità permanente da malattia?
Una persona affetta da una grave malattia molto probabilmente non è più in grado di produrre reddito e magari è costretta ad essere assistita andando incontro a spese molto importanti. C’è il rischio di dover intaccare il proprio patrimonio, il tenore di vita proprio e della famiglia e se si hanno impegni finanziari non essere più in grado di sostenerli.
I vantaggi fiscali
In generale, sono detraibili dall’Irpef, nella misura del 19%, le spese sostenute per le polizze assicurative che prevedono il rischio di invalidità permanente non inferiore al 5%, da qualsiasi causa derivante.
L’importo complessivamente detraibile è pari a 530 euro per le assicurazioni che prevedono il rischio di morte o di invalidità permanente.