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Polizza key-man
La polizza key-man è una polizza caso morte che solitamente viene stipulata dalle aziende per essere tutelate nel caso in cui vengano a mancare i così detti “uomini chiave”, ovvero le persone che svolgono funzioni chiave all’interno del contesto aziendale.
Un rischio che spesso non è preso in considerazione
Generalmente le aziende pongono la loro attenzione solamente sui rischi comuni, come per esempio l’incendio del capannone, il furto dei beni posti al suo interno, la responsabilità civile verso terzi e verso i propri dipendenti. L’imprenditore deve però essere consapevole che l’eventuale venire meno di “uomini chiave” comporta non solamente una perdita in termini economici, ma anche strategici (potrebbe infatti avere conseguenze gravose quanto un furto di attrezzatura o un incidente). La polizza key-man è quindi essenziale per tutelare l’azienda in caso di decesso o di importanti invalidità di figure che ricoprono ruoli decisionali quali amministratori, soci e dirigenti, ma anche di figure strategiche con competenze difficilmente replicabili.
Copertura
Con la sottoscrizione della polizza key-man l’azienda viene protetta da possibili problemi finanziari in caso di decesso oppure di gravi invalidità permanenti della risorsa chiave. Molto spesso i rischi sopracitati vengono inseriti congiuntamente nella polizza in modo tale da poter contare su una copertura completa. Come accade con le altre tipologie di polizze, la copertura assicurativa key-man è valida per il periodo che viene definito in sede di stipulazione del contratto. Se il decesso o l’insorgere dell’invalidità permanente avvengono durante il periodo indicato, al beneficiario è garantito il pagamento del capitale. Se invece viene superata la data di scadenza della polizza senza essere incorsi nelle situazioni sopra richiamate, i premi versati rimangono alla compagnia di assicurazioni.
Costi deducibili
È necessario mettere in evidenza che il premio pagato dall’azienda per questa tipologia di copertura è interamente deducibile come costo dal punto di vista fiscale. Questo è possibile perché il pagamento è inerente e coerente all’attività aziendale (ovviamente il beneficiario deve essere l’azienda stessa). L’ammontare del premio che deve essere pagato dall’azienda viene calcolato in base al tasso moltiplicato per il capitale da assicurare. Questo tasso varia in base all’età dell’assicurato, al loro stato di salute e alla durata della copertura.
Un rischio anche per le piccole imprese
Questa tipologia di copertura assicurativa non è pensata per le sole grandi attività industriali, ma si rivela utile e fondamentale anche e soprattutto per le piccole attività artigianali.
Facciamo un piccolo esempio
Due amici decidono di mettersi in società per avviare una piccola attività in ambito alimentare. Dopo due anni dall’inizio dell’attività un socio, a causa di un incidente viene a mancare. La mancanza -che può essere causata dal decesso della persona o dall’insorgere di invalidità- del socio crea così un “vuoto” importante e un carico rilevante di responsabilità e di lavoro sulle spalle del socio rimasto. In questo caso la polizza key-man permette di realizzare una copertura vita sulle due figure chiave per fare in modo che il business non si fermi in caso di imprevisti o eventi spiacevoli.
In Italia
Analizzando il contesto italiano, è possibile notare che la polizza key-man viene presa poco in considerazione e non viene sottoscritta frequentemente. Le aziende sono portate per lo più a sottoscrivere polizze che vadano a coprire i rischi riguardanti le attrezzature, i capannoni e i macchinari e sono poco propense – vuoi per mancanza di attenzione o per mancanza di conoscenza – a stipulare coperture assicurative che le tutelino dalla perdita degli “uomini chiave”.