RCA e causa fortuita: responsabilità nella circolazione stradale

In un contesto in cui la circolazione stradale diventa sempre più complessa, è importante comprendere le varie dinamiche in caso di incidente. In questo articolo approfondiamo due concetti chiave: la Responsabilità Civile Automobilistica (RCA) e la causa fortuita, con un particolare riferimento al tragico incidente avvenuto a Mestre. 

RCA e Causa Fortuita

Il concetto di causa fortuita nella RCA si riferisce a eventi completamente imprevedibili e incontrollabili che si verificano all'improvviso, superando la capacità di controllo del conducente. Se tale evento viene provato ed è l'unica causa del danno, può annullare la presunzione di colpa prevista dal codice civile.

Ecco alcuni esempi che in determinate occasioni potrebbero essere definiti come causa fortuita:

Malore Improvviso: Considerato caso fortuito se causa perdita di coscienza e conseguente controllo del veicolo.

Scoppio di un Pneumatico: Qualifica come caso fortuito se non è risultato di colpa del conducente.

Distacco di una Ruota: Ritenuto caso fortuito se rappresenta un evento eccezionale ed imprevedibile.

Manovre di Emergenza: Se rese necessarie da comportamenti colposi altrui non prevedibili, potrebbero essere considerate causa fortuita.

Attraversamento Improvviso di un Animale: In particolare, animali selvatici o randagi che attraversano improvvisamente la strada.

*Attenzione: utilizzo il condizionale perché in ognuno di questi casi il caso fortuito è discutibile.

Oltre ai casi citati, altri esempi potrebbero includere eventi naturali estremi (come frane improvvise, inondazioni lampo), o interventi di terzi che sono completamente imprevisti e inevitabili.

Affinché un evento si possa qualificare come Caso Fortuito, deve rispettare dei requisiti:

  Imponderabilità: Un evento qualifica come causa fortuita se è tale da non poter essere previsto con una ragionevole certezza. Questo significa che non rientra nel normale corso degli eventi e va oltre le situazioni ordinarie che un conducente può aspettarsi durante la guida.

    Incontrollabilità: L'evento deve essere tale da non poter essere evitato o controllato nonostante l'uso della comune prudenza e diligenza. Ad esempio, un malore improvviso del conducente che causa perdita di coscienza e controllo del veicolo è incontrollabile da parte del conducente stesso.

  Unicità Causale: Per annullare la presunzione di colpa ai sensi dell'art. 2054 del codice civile, l'evento deve essere l'unica causa del danno. Non devono esserci altri fattori che contribuiscono al danno, come errori del conducente o problemi meccanici preesistenti.

In sintesi, la causa fortuita in ambito di responsabilità civile automobilistica si configura come un'eccezione alla regola generale della responsabilità del conducente, richiedendo un esame attento delle circostanze specifiche di ciascun caso.

Analisi di un case study: incidente di Mestre

Il tragico incidente avvenuto il 3 ottobre a Mestre, in cui un autobus con molti turisti è precipitato da un cavalcavia, ha suscitato interrogativi significativi sulla causa fortuita nella RCA. Questo incidente ha causato la morte di 21 persone e ha lasciato 15 feriti​​. La complessità della dinamica dell'incidente ha reso fondamentali le indagini tecniche, compresa l'analisi della scatola nera estratta dal bus, per comprendere le cause esatte dell'accaduto. Tali indagini si sono focalizzate sui dati telemetrici registrati dall'autobus, inclusi posizione, velocità e eventuali anomalie elettroniche​​.

Le informazioni registrate dalla scatola nera e altre indagini tecniche condotte presso l'Università di Padova, che includono l'analisi della solidità della struttura del cavalcavia e dei suoi componenti come asfalto, guardrail e bulloni, sono cruciali per determinare se si è trattato di un caso fortuito. Inoltre, un approfondimento medico sull'autista, insieme alla perizia sul suo cellulare, potrebbe fornire ulteriori dettagli sulla sua condizione fisica e mentale al momento dell'incidente​​.

Da un punto di vista giuridico, il concetto di caso fortuito implica un evento completamente imprevedibile e incontrollabile, che sovrasta ogni capacità di reazione del conducente. Se l'incidente fosse stato causato da un malore improvviso dell'autista, per esempio, questo potrebbe essere considerato un caso fortuito. Tuttavia, la natura del caso fortuito richiede una valutazione attenta e specifica, considerando tutti gli aspetti della situazione e le condizioni del conducente e del veicolo al momento dell'incidente​​.

L'incidente di Mestre serve quindi come un esempio significativo per esaminare la complessa interazione tra la RCA e il concetto di caso fortuito. 

Ma allora la polizza RCA non interviene ? 

In caso dunque, di causa fortuita, la polizza RCA in molte occasioni potrebbe non risarcire i danni causati a terzi. Ma non è perché le assicurazioni non pagano o non vogliono pagare bensì perchè se non c’è responsabilità del danno causato, nulla è dovuto.

In quali casi la compagnia assicurativa si rivale sull’assicurato?

E’ molto importante considerare e conoscere le situazioni in cui la compagnia assicurativa si puo’ rivalere in tutto o in parte nei confronti dell’assicurato delle somme pagate a titolo di risarcimento e come la clausola di protezione rivalsa modifica queste dinamiche.

Prendiamo in esempio una clausola di rinuncia alla rivalsa di una compagnia assicurativa per comprendere quando interviene e come funziona:

Se sottoscritta “Protezione rivalsa”, a parziale deroga di quanto indicato nell’articolo 3.1 “Non operatività dell’Assicurazione R.C. Auto e azione di rivalsa” della Sezione 3 “Non operatività dell’Assicurazione R.C. Auto e azione di rivalsa”, l’Impresa:

  • Rinuncia al diritto di rivalsa nei seguenti casi:
    • se il conducente non è abilitato alla guida secondo le disposizioni in vigore, tranne il caso in cui il conducente non abbia mai conseguito alcuna abilitazione alla guida del veicolo assicurato.
    • per danni subiti dai terzi trasportati - esclusi i trasportati su veicoli con targa in prova- se il trasporto non è stato effettuato in conformità delle disposizioni vigenti, o alle indicazioni della carta di circolazione;
    • se il veicolo è guidato da persona in stato di ebbrezza.

 

  • Limita il diritto di rivalsa all’importo massimo di euro 5.000:

se il veicolo è guidato da persona sotto l’influenza di sostanze stupefacenti sanzionata per tale ragione in via definitiva ai sensi dell’articolo 187 del codice della strada.

L'acquisto della protezione rivalsa fornisce quindi un'importante salvaguardia per l'assicurato, limitando i casi in cui può essere tenuto finanziariamente responsabile per sinistri avvenuti sotto determinate condizioni escluse dalla polizza standard.

*Attenzione: le clausole previste per la rinuncia alla rivalsa non sono tutte uguali.

La comprensione approfondita della responsabilità civile automobilistica e del concetto di causa fortuita, esemplificata dall'incidente di Mestre, è essenziale in un contesto stradale in continua evoluzione. La capacità di distinguere tra eventi di causa fortuita e quelli soggetti a responsabilità del conducente permette una maggiore consapevolezza delle implicazioni legali e assicurative. 

L'introduzione di clausole come la Protezione Rivalsa offre ulteriori livelli di protezione, mitigando il rischio finanziario in specifiche circostanze.

Per qualsiasi domanda non esitare a contattarmi!

Gianluca Guidolin Consulente Assicurativo

L’intermediario è soggetto alla vigilanza dell’IVASS - registro unico degli intermediari - RUI n. E000568264

L’intermediario è soggetto alla vigilanza dell’IVASS - registro unico degli intermediari - RUI n. E000568264